Assocarta e Assografici con SLC-CGIL, FISTEL CISL, ULCOM UGL fanno il punto sull’emergenza Covid-19 che continua ad avere un impatto drammatico a livello nazionale mondiale, mettendo a dura prova la tenuta economica e sociale, non solo del nostro Paese.
In questo contesto di difficoltà, i settori cartario e cartotecnico affermano nuovamente il loro “ruolo sociale”, dopo aver garantito la continuità produttiva quali “attività essenziali” (cfr. DPCM del 22 marzo u.s.) nella prima fase di pandemia. In particolare, gli impianti che operano nel riciclo della carta, nella produzione e nella diffusione di prodotti igienico sanitari, nella produzione e stampa di packaging per il settore alimentare e farmaceutici.
Nel costante impegno in materia di salute e sicurezza sul lavoro, le aziende ed i lavoratori hanno dimostrato grande responsabilità e collaborazione fin dalle prime fasi dell’emergenza, con la sottoscrizione dei protocolli per la tutela della salute e sicurezza a livello aziendale e il rispetto delle regole ivi previste.
“Più semplificazione normativa per aumentare la circolarità: la filiera rappresenta un modello di economia circolare con un tasso riciclo di oltre l’80% nell’imballaggio vicino all’85% previsto a livello UE nel 2035”
On line, 10 dicembre 2020 – Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta, è intervenuto oggi per Federazione Carta Grafica a margine della presentazione dell’undicesimo rapporto “L’Italia del Riciclo 2020”, sviluppato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e FISE UNICIRCULAR, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Ispra.
La filiera che fa capo alla Federazione Carta e Grafica – partner dell’evento - con una produzione di 9,6 milioni di tonnellate di carta e cartone nel 2019, realizzata per circa il 60% da carta da riciclare (81% negli imballaggi), rappresenta oltre 18.000 imprese e 170.000 addetti che generano l’1,4% del PIL nazionale.
“Le prospettive per la filiera, soprattutto per il comparto imballaggio, sono di crescita (a una cifra). I produttori di carta e cartone per l’imballaggio hanno dimostrato resilienza sia nella prima fase di lockdown che nella seconda, continuando soddisfare la richiesta dei principali mercati di riferimento, al servizio dei cittadini. Con la crescita della raccolta differenziata cresce anche la capacità di riciclo della filiera, che garantisce al consumatore un prodotto sostenibile ed effettivamente riciclato, se consideriamo che il tasso di riciclo nell’imballaggio raggiunge l’81%” afferma Massimo Medugno.
“La carta e il cartone potrebbero sostituire il 25% degli imballaggi a base di materiali fossili e, grazie alle nuove capacità in corso di avvio nel Paese, il riciclo potrebbe crescere ancora, passando dalle attuali 10 tonnellate al minuto ad oltre 12. Il nostro Paese potrebbe potenziare l’utilizzo della carta da riciclare per la produzione di imballaggi alimentari – come già accade negli altri Paese europei – coniugando economia circolare e normativa sanitaria sulla carta a contatto con alimenti”spiega Medugno.
Nuova definizione di rifiuti urbani e divieto di assimilazione dei rifiuti speciali prodotti dalle attività industriali: le modifiche apportate al Codice dell’Ambiente dal Dlgs n. 116 del 2020 confermano il divieto di assimilazione ai rifiuti urbani dei rifiuti speciali prodotti dalle attività industriali.
Scarica il pdf dell'articolo del Sole24Ore a firma di Jacopo Giliberto del 25 novembre 2020:
Scarica il pdf dell'articolo pubblicato su Corriere Romagna il 1 dicembre 2020:
https://formiche.net/2020/11/lindustria-della-carta-un-modello-di-economia-circolare/
https://www.lanuovaecologia.it/rapporto-assocarta-legambiente-industria-cartaria-italiana/
https://www.teleambiente.it/carta_sostituire_imballaggi_fossili/
https://www.confindustria.it/home/media/c-news/dettaglio/c-news-25-novembre-2020
https://www.limprenditore.com/industria-cartaria-snodo-essenziale-per-uneconomia-circolare
https://www.buongiornonatura.it/rapporto-assocarta-legambiente-leconomia-bio-circolare-della-carta/
“La regione Veneto, polo di eccellenza del settore cartario, produce il 20% della carta e cartone nazionali utilizzando un quinto della carta da riciclare raccolta nel nostro Paese. Il tasso di riciclo negli imballaggi ha superato l’80%”
Padova/on line, 30 novembre 2020 – E’ intervenuto oggi all’Eco-Forum della Regione Veneto, in diretta streaming, il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli sul ruolo chiave dell’industria cartaria della regione Veneto.
“La regione Veneto con una produzione del 20% della carta nazionale e un consumo di un quinto della carta da riciclare (così detto macero) raccolta nel Paese costituisce un polo d’eccellenza della carta Made in Italy. In Veneto la raccolta annua pro-capite di carta è di 60,8 kg a fronte di 57,5 kg della media nazionale” afferma Lorenzo Poli Presidente Assocarta.
“La grande tradizione cartaria della regione è legata a doppio filo a una esperienza formativa che, nata a Verona, eroga corsi di specializzazione ai futuri cartai in tutta Italia. E’ la Scuola Cartaria di San Zeno nata 25 anni presso l’Istituto San Zeno di Verona, realtà collegata all’associazione AFC – Associazione per la formazione cartaria – promossa da Assocarta e dalla Federazione Carta Grafica” spiega Poli.
Prato/ On line, 27 novembre 2020 – Massimo Medugno DG Assocarta è intervenuto oggi all’#Eco-Forum sull’Economia Circolare (Prato/on line) della regione Toscana organizzato da #Legambiente all’Officina Giovani di Prato.
“L’impegno ambientale e circolare del settore cartario è riassunto nel Rapporto Ambientale Assocarta 2020 presentato martedì scorso in collaborazione con Legambiente, presso Confindustria Roma. Con un tasso di circolarità del 57% - che negli imballaggi raggiunge oltre l’80% - le cartiere italiane sono un punto di “snodo” per l’economia circolare che viene quest’anno ulteriormente riconosciuto da un Indicatore di Circolarità di Materia pari a 0.79 in una scala da 0 a 1. Un valore elevato, ottenuto grazie alla capacità del settore di investire in materie prime rinnovabili e di prendersi cura dei suoi prodotti reimmettendo nel ciclo produttivo carta e imballaggio da riciclare” afferma Medugno.
“Su scala europea circa 4,5 milioni di tonnellate di imballaggi (il 25% del totale circolante) potrebbero essere sostituiti da imballaggi di fibra cellulosica o prevalentemente cellulosici; (Il potenziale di sostituzione del packaging di plastica nella UE. Fonte: A Net Zero Transition for EU Industry - SITRA e University of Cambridge, Giugno 2020). Per l’Italia questo significa un potenziale, solo sul mercato nazionale, pari a circa 600 mila tonnellate di sostituzione di materia non rinnovabile o non riciclabile” spiega Medugno.